martedì 31 maggio 2011

L'ossessione di Bobò


Quinto appuntamento con Pinocchio al Museo della Grafica di Pisa. Tocca questa volta ad Antonio Bobò, pittore e incisore livornese ‘malato’ di Pinocchio, in mostra fino al 31 luglio.

Per Bobò, Pinocchio è stato, infatti, più che un compagno d’arte e di strada, una vera e propria ‘ossessione’. Un’ossessione che dura più di quindici anni, dal 1996 ad oggi, con le illustrazioni di un’edizione del libro, pubblicata da Bandecchi & Vivaldi, ma poi, esaurita questa quasi ‘formalità’, con decine e decine di disegni e dipinti, sculture, ready made, oggetti di legno e carta, burattini scolpiti e assemblati.

Un’ossessione, abbiamo detto, ma anche la ricerca di un senso: cos’è, chi è Pinocchio, si chiede l’artista? Un libro per bambini o una metafora per adulti? Una favola o la proiezione di un’angoscia esistenziale?
La visione di Bobò è realisticamente minuziosa, ma nel contempo astratta, densa di particolari, rispettosa delle storia ma ‘traditrice’ del racconto, piegata com’è ad una complessità di interpretazioni simboliche.

Pinocchio e il carabiniere

Pinocchio e Lucignolo

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