giovedì 8 marzo 2012

Un anno dopo: quasi un editoriale



Preciso preciso un anno fa, l’8 marzo 2011, inauguravamo il nostro blog con un post che annunciava la vendita-sottoscrizione del Diario di Eva di Mark Twain, illustrato da Guido Scarabottolo, da parte dell’associazione Eva con Eva, che si occupava, e si occupa, della difesa e tutela delle donne vittime di violenza. Solo qualche giorno dopo, l’11 marzo, pubblicavamo un testo che dava conto delle nostre ragioni editoriali.

Il blog, si scriveva allora “…cerca di proporsi come strumento al servizio di un’idea di sistema, al servizio cioè di tutte quelle situazioni che possono e devono interessare gli autori, gli illustratori, i bibliotecari, i librai, gli operatori culturali tutti. Questo nella buona speranza che uno strumento ancorché modesto come questo possa innescare un qualche dibattito, possa servire al confronto e allo scontro delle ipotesi, delle idee, dei progetti, delle realizzazioni.
E ancora: “Segnaleremo l’attività delle librerie più vivaci, il lavoro degli artisti, i giovani emergenti, i festival di settore e crediamo che tanto più riusciremo ad ampliare la base del dibattito tanto più saremo utili anche alla nostra stessa attività editoriale.

A un anno di distanza possiamo fare un primo consuntivo? O almeno provarci? Abbiamo rispettato i nostri intenti? Abbiamo saputo attivare il ‘patto di collaborazione’ che era sottinteso nel ‘contratto’ con i nostri lettori?

Quel primo mese di Marzo 2011 avemmo poco più di 1000 visite per le nostre pagine, questo mese di febbraio 2012 siamo passati a circa 12.000 visite con un andamento che si mantiene costante dal gennaio di quest’anno. Circa 400 pagine visitate ogni giorno con alti e bassi all’interno dei giorni della settimana.
Non abbiamo abbastanza dimestichezza con la statistica per poter elaborare e disaggregare meglio questo dato bruto. Da dire ancora che i nostri lettori sono quasi tutti italiani (delle circa 70.000 pagine visitate in quest’anno oltre 55.000 sono state viste dall’Italia; il resto spiccioli con 2000 visite dagli Stati Uniti, un migliaio circa a testa per Francia, Germania, Inghilterra e Spagna e il resto via dividendo).

In questo anno, con le forze che potevamo impegnare nel progetto, abbiamo cercato di parlare di biblioteche, di librerie, di attività di laboratorio, di mostre, di rassegne e festival di settore; abbiamo seguito i nostri titoli e i nostri autori, ma anche i libri pubblicati da altri che ci hanno incuriosito e interessato. Abbiamo cercato di occuparci anche di storia dell’editoria, dell’illustrazione e della grafica. Tutto, naturalmente nel modo asistematico e a volte confuso che caratterizza l’attività del blog. Abbiamo spinto alcune sonde (troppo poche però!) nei terreni limitrofi del fumetto e del teatro di figura.

Allora perché continuiamo a vedere il bicchiere mezzo vuoto? Sopratutto perché, in tutta evidenza, non siamo stati capaci di attivare una 'comunità' che ci sostenga e aiuti nel nostro lavoro. A fronte dei 310 post di questi primi dodici mesi, solo 150 sono stati i commenti dei lettori. Pochini pochini e, nella maggior parte dei casi abbiamo dovuto registrare, in calce agli articoli, un laconico e sconsolante commenti zero.
Eppure era chiaro, o almeno credevamo lo fosse, che la pagina poteva diventare viva solo con il contributo di tutti, con le proposte e le informazioni che, da ogni parte, ci giungessero. Altrimenti tutto sarebbe restato solo il bollettino di una parrocchia, la nostra.

Ringraziamo comunque tutti quelli che ci hanno segnalato iniziative, inviato notizie, libri da segnalare, eventi da seguire. Ci sono stati, ma ne vorremmo molti di più e molto più attivi e presenti nelle nostre pagine. Non vorremmo trasformare il blog in una palestra del chiacchiericcio ma vorremmo che fosse, sempre più, quello che avevamo pensato un anno fa; un servizio attivo e pulsante per il settore.

3 commenti:

  1. Ho sempre una certa timidezza, o meglio ritrosia nel lasciare qualche commento in un blog. Quindi raramente mi intrometto nei dibattiti, ma questo blog mi accompagna ogni giorno, ormai da un anno appunto. Mi ha meravigliosamente arricchito, facendomi scoprire libri, autori, librerie, iniziative, festival ...,
    Continuate così!

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  2. Daniele Nannini ci scrive:

    Se è timida Brunella, figuriamoci l'orso Nannini, che non ha profili né twitta. Io dai dibattiti sul web proprio rifuggo, pur essendo prontissimo per una franca discussione al bar, ma noi nativi analogici siamo così. Prometto di uscire dalla passività d'ora in poi. Anche se non sono finora intervenuto seguo comunque il blog da quando era in fasce, assiduamente e con piacere grande e penso che sia, non solo interessantissimo, ma assolutamente necessario per chi opera nel campo o semplicemente si interessa di libri per ragazzi. Credo che ci voglia però un po' di tempo come per tutte le iniziative editoriali, cartacee e non. Bravi e avanti tutta!

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    1. Purtroppo c'è qualche problema tecnico nei commenti del blog, perché, dopo quello di Daniele Nannini, che non era riuscito ad andare in rete per via normale, anche Fabio Toninelli di Tapirulan ha inviato un commento che non è stato pubblicato automaticamente. Ce n'è arrivata però dal blogger la comunicazione e quindi mandiamo anche questo in rete dal gestore del blog. Con tante scuse a Toninelli e a Nannini.

      Sono un frequentatore abituale di questo blog, non solo credo che abbia costantemente e puntualmente offerto un servizio utilissimo al settore, ma penso che lo abbia fatto con palpabile passione e un'incredibile cultura in materia. A mio personale parere i "pochi" commenti non devono risultare come un indice di scarsa vitalità. Questo blog è vitale (fin troppo, forse!) perché ha pubblicato 310 post in un anno, una media straordinaria data anche la corposità e la profondità degli stessi. E' vitale perché dà informazioni, notizie, fa scoprire o riscoprire autori. Io lo interpreto come un blog d'informazione (ripeto, utilissimo) e non come uno spazio "partecipativo" per il dibattito e le opinioni. In questo non ci trovo alcuna ombra di insuccesso (questo lascerebbe intendere il vostro bicchiere "mezzo vuoto"), ma semplicemente una prospettiva diversa. Detto ciò, da affezionato lettore, non mi rimane che farvi gli auguri per questo primo anno di vita e complimentarmi con voi, ancora una volta, per il servizio che date. Grazie!

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