mercoledì 25 aprile 2012

Approfondire la Fiera

Jeanine Despinette e Carla Poesio alla Fiera di Bologna 2012
Come ogni anno, nel mese dopo la Fiera di Bologna, Carla Poesio ha condotto una giornata di approfondimento sui temi emersi nella kermesse bolognese, organizzata dalla rivista Liber e destinata principalmente ai bibliotecari e agli insegnanti, nelle sale della Biblioteca di Villa Montalvo, a Campi Bisenzio, vicino Firenze.

La Biblioteca di Campi è una delle grandi biblioteche pubbliche della Toscana (abbiamo parlato spesso, ricorderete, di quelle di Scandicci e Sesto Fiorentino) e credo che torneremo sull’argomento. Nell’occasione Carla ha organizzato il suo approfondimento raccontando sì la Fiera ma intervistando poi tre ‘professionalità’ diverse e convergenti che, di quanto successo a Bologna, potessero offrire spaccati particolari.

Maria Chiara Bettazzi, editor di Giunti, si è soffermata principalmente sul principio di serialità (che Carla Poesio aveva indicato come tra i momenti più interessanti emersi a Bologna) e su come si tenda a creare una sorta di affezione alla lettura reiterando personaggi e situazioni che devono diventare familiari ai giovani lettori e esemplari per varietà di esperienze e comportamenti. Bettazzi ha fatto principalmente riferimento alla nuova serie Giunti Un divano per dodici, con i testi di Elisa Puricelli Guerra, che dovrebbe avere cadenza mensile.


Antonio Ferrara ha incantato gli ascoltatori con i racconti che danno origine alla sua recente esperienza di scrittore. Batti il muro e Ero cattivo, quest’ultimo presentato proprio a Bologna, nascono da episodi all’apparenza poco importanti, ma si ampliano e prendono forma quando dal fatto biografico o aneddotico si passa all’universo dell’invenzione letteraria.


Andrea Rauch, grafico e editore di Prìncipi & Princípi, e quindi redattore di questo blog, ha raccontato il rapporto editoriale tra i grandi classici della letteratura e la grande illustrazione e ha sottolineato come l’illustrazione non sia soltanto un’aggiunta al testo da sfogliare ma un modo per entrare in contatto e in sintonia con la storia. Una captatio benevolentiae che avvicina il libro ai lettori.

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