giovedì 24 maggio 2012

Centostorie: lontano da dove?

Durante gli anni quaranta Centocelle aveva il suo punto centrale in piazza dei Mirti e la via principale in via dei Castani, costeggiate da piccole case basse a uno-due piani. Nella piazza sorgeva un'osteria con un pergolato, dove risiedeva il comando partigiano di zona nel periodo in cui, nei primi mesi del 1944, Centocelle divenne "zona liberata", mentre tutto intorno si estendeva il tracciato dei binari delle ferrovie vicinali. Al di là di questi due luoghi, c'erano strade in terra battuta, che si addentravano nella campagna circostante verso la marrana allora presente che scorreva in una valletta. Questi sentieri avevano tutti intorno casupole, disposte disordinatamente su un terreno leggermente ondulato.
Finita la guerra a partire dagli anni cinquanta fino agli anni settanta si ebbe un periodo di costruzione selvaggia che stravolse la natura dei luoghi come gran parte della periferia. Tuttavia fu messo in atto un vero e proprio piano regolatore ben visibile dalla perimetralità delle strade del quartiere.
Dai primi anni del 2000 sono in costruzione alcune stazioni della nuova Linea C della Metropolitana di Roma che avrà il compito di collegarla con il centro della città e riqualificando l'intera zona.
(Centocelle, da Wikipedia)


Centocelle è quartiere periferico e distante dal centro storico di Roma. Con ogni probabilità, come dice Wikipedia, ha un gran bisogno di essere riqualificato e di essere collegato in qualche modo, anche se una passeggiata dalle parti di Piazza Navona, Castel Santangelo o San Pietro, con i lungotevere costipati e congestionati dal traffico di questi giorni di primavera, non è quanto di meglio ci si possa aspettare e augurare.


Centocelle è invece silenziosa e appartata e una sua piccola 'riqualificazione' è già cominciata ad opera delle libraie di Centostorie, tra le librerie per ragazzi giustamente più note e apprezzate in Italia. Eppure il posto è piccolo, fuori mano si è detto; due stanze affacciate sulla strada delle Rose, arredi senza grandi pretese, nella norma di quanto si può vedere in molte parti a giro per l'Italia.
La differenza la fanno, appunto, le libraie, attente e creativamente infaticabili, pronte sempre a sfruttare ogni idea e fermento nuovi. 



A Centostorie si leggono i libri, questo è ovvio, ma si organizzano laboratori praticamente su tutto, si celebrano compleanni, si fa merenda (c'è, all'interno un punto di caffetteria organizzato), si organizzano e si formano i futuri librai per ragazzi, con corsi che sono continui e apprezzati e hanno già dato parecchi frutti.


Fiore all'occhiello della libreria ci sembra comunque il microblog che Centostorie pubblica con puntuale assiduità e che si presenta come una delle voci più autorevoli e seguite della pubblicistica di settore. Nel blog attenzione ai libri, all'attività degli illustratori, agli eventi, ma anche alle mamme blogger, e poi consigli su come aprire e gestire una nuova libreria per ragazzi, su come formare il catalogo ecc. Uno strumento prezioso che non ci fa pensare quanto Centocelle sia lontana. Ma lontana da dove?

2 commenti:

  1. Le conosco proprio grazie la loro blog che leggo ad ogni nuovo post pubblicato, purtroppo sono ben lontana da Roma e non posso seguirle personalmente. Ho potuto però visitare una delle librerie gestita da libraie che hanno frequentato il loro corsi. Giudizio: ci ho trascorso tutto un pomeriggio, tra lettura animata, merenda e scelta per l'acquisto di un libro

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  2. Grazie mille per il vostro articolo e l'affetto che sempre ci dimostrate!
    Antonella Centostorie

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