lunedì 26 novembre 2012

I pantaloni rosa di Evelina e Adalberto



In questi giorni, al Pisa Book Festival, ci siamo trovati spesso a raccontare, a bambini e adulti, la storia della rinocerontina Evelina che, distratta com’è, la mattina non riesce a trovare il suo corno rosso ciliegia del martedi (i rinoceronti, come sanno tutti, di notte si tolgono il corno, altrimenti non possono dormire comodi!) e deve mettersi un altro corno, quello verde mela del mercoledi. Evelina non è però dispiaciuta, perché il corno verde mela dà alla sua pelle e ai suoi occhi, un bel riflesso.



Evelina è contenta, ma tutti, alla fermata dell’autobus, al lavoro in ufficio, la guardano storto. Lei non si è adeguata al conformismo generale, è diversa, e la cosa suscita disapprovazione e disprezzo. Evelina comincia a sentire il peso della sua differenza, lei con quel corno verde mela che pure le piace tanto, e se ne vergogna. Ma per fortuna Adalberto, il rinocerontino spettinato e trasandato, con la camicia fuori dei pantaloni, che, anche lui, ha smarrito il corno rosso ciliegia e ha dovuto mettersi il corno giallo scuolabus del lunedi, la vede e la trova bellissima.
A Evelina allora non importa più nulla: la sua diversità non è più uno svantaggio ma una opportunità. Il corno verde mela è un’affermazione di identità da coltivare e rispettare.

Evelina e Adalberto


Al Pisa Book concludevamo il nostro racconto con un pensiero per Davide, il ragazzo romano che in questi giorni, si è suicidato a quindici anni, perché era diverso e non sopportava più gli sberleffi maligni sui suoi ‘pantaloni rosa’.
Ecco, una società che non accetta le diversità, che non riesce a convivere con esse, è una società brutta e sbagliata. Evelina e Adalberto, che della loro differenza hanno fatto un punto di forza gioioso e irrinunciabile, oggi hanno indossato un corno rosa shocking in ricordo di Davide. Lui non potrà vedere Evelina e Adalberto ma loro, con i loro corni rosa, sono davvero bellissimi. Come bellissimo sarebbe stato Davide.

1 commento:

  1. Purtroppo questa società è sempre più così, sbagliata, disturbata e quando viene meno la tolleranza e impera l'individualismo non ci si può aspettare molto.
    Bel racconto, che serva ad educare i piccoli e a far riflettere gli adulti!!
    Ciao Paolo.

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